
Rubrica a cura di Vito D’addesa
Per questo cinquantesimo appuntamento con la rubrica QUANDO LA MUSICA INCONTRA LA SETTIMA ARTE, si vola a Westeros per parlare di House of the Dragon.
Basata sull’opera “Fuoco e Sangue” di George R. R. Martin, si tratta del sequel della fortunata serie “Il Trono di Spade”. È ambientata 200 anni prima degli eventi narrati nella serie madre ed essendo tratta non da un romanzo, ma da una storiografia, presenta al suo interno diversi salti temporali, abbracciando un arco temporale di circa 20 anni.
La prima stagione della serie è andata in onda su HBO (in Italia su Sky Atlantic) dal 21 agosto al 23 ottobre 2022 e, visto l’enorme successo, è stata immediatamente rinnovata per una seconda stagione.

Questa prima stagione pone le basi per quella che viene definita la Danza dei Draghi, all’interno della guerra civile che vede come protagonista la famiglia dei Targaryen, la cui casata era praticamente scomparsa, se si fa riferimento agli avvenimenti narrati ne “Il Trono di Spade”.
L’attuale re dei Sette Regni è Viserys I Targaryen, succeduto a Jaehaerys I, suo nonno. Viserys cambia le carte in regola: per la prima volta viene proclamata una donna quale erede del trono di spade, la sua primogenita Rhaenyra. Questo porterà a malumori e risentimenti diffusi, che nell’arco degli anni condurranno ad un inevitabile scontro.

Questa prima stagione di “House of the Dragon” ci riporta ai fasti delle prime stagioni della serie madre. La scrittura della serie è quasi impeccabile, accompagnata da una buona regia. La fotografia è affascinante e gli effetti visivi non sono da meno, complice anche l’elevato budget stanziato.
Gli attori e le attrici sono assolutamente azzeccati per i rispettivi ruoli e, in generale, hanno regalato prove attoriali di alto livello. Degna di nota è la prova d’attore di Paddy Considine, interprete di re Viserys I.

La colonna sonora della serie è stata composta da Ramin Djawadi, già compositore della colonna sonora de “Il Trono di Spade”. Questa continuità si rivela una scelta quanto meno azzeccata, essendo la colonna sonora uno degli aspetti più affascinanti della serie. L’epicità della serie non poteva che essere accompagnata da queste note, che ormai sono entrate nell’immaginario comune. E lo spettatore ringrazia, essendo legato al grande lavoro di questo compositore.
Una scelta peculiare è stata quella di utilizzare la stessa sigla della serie madre, cambiando soltanto le immagini di supporto, rendendola una di quelle sigle che vale la pena non skippare.
Di seguito potete trovare una playlist contenente alcuni brani della colonna sonora di “House of the Dragon”:
Main Title – Ramin Djawadi
Reign of the Targaryens – Ramin Djawadi
King of the Narrow Sea – Ramin Djawadi
Celebration Dance – Ramin Djawadi
Targaryen Dance – Ramin Djawadi
Funeral by the Sea – Ramin Djawadi
The Crown of Jaehaerys – Ramin Djawadi
Dragons Do Not Fear Blood – Ramin Djawadi
Bloodlines Will Burn – Ramin Djawadi
The Promise – Ramin Djawadi