
Rubrica a cura di Nicola Simeone
“In una cultura consumistica come la nostra, che predilige prodotti pronti per l’uso, soluzioni rapide, soddisfazione immediata, risultati senza troppa fatica, ricette infallibili, assicurazione contro tutti i rischi e garanzie del tipo “soddisfatto o rimborsato”, quella di imparare ad amare è la promessa falsa di rendere l’esperienza dell’amore simile ad altre merci, che attira e seduce sbandierando tutte queste qualità e promettendo soddisfazioni immediate e risultati senza sforzi. Ma il pathos dell’amore consiste nell’insormontabile dualità degli esseri: i tentativi di superare tale dualità ne sono la campana a morte, per cambiare solo i nomi che dai alla tua ansia.”
[Zygmund Bauman, Liquid Love. On the Frailty of Human Bonds, 2003]
Questo mese, partendo da un’intuizione di Bauman, vi propongo un viaggio multimediale alla scoperta della liquidità dell’amore, scandito da dieci versi intrinsecamente connessi a dieci canzoni di Dente e quattro frames tratti dal film “Her”, con Joaquin Phoenix diretto da Spike Jonze. Soddisfatti o non rimborsati.
FLORENTINO
N.S. x Dente x Joaquin Phoenix
Volere volare
Mettere le ali
Leali, mietere
E giunti al Sole
Icaro caro
(De)cadi
Nunc odi
Et amo,
Fermina Daza,
Notti comprese.